BIOGRAFIA:
Gabriella Rinaldi nasce nel 1983 in basso Piemonte. Cresce e vive tra le colline delle Langhe e le città di Alba e Cuneo. Da sempre interessata all’arte in qualsiasi forma, è alla continua ricerca dell’incanto. È specializzata nel ramo delle risorse umane. O di imbuto è il suo romanzo d’esordio.
SINOSSI:
Antonella è una ragazza dall’ego malstrutturato, provata da un’infanzia difficile, all’insegna del bullismo e dell’emarginazione più totale causata dalle scelte di vita di sua madre: donna anaffettiva che ha riversato sulla figlia tutto l’odio che prova per se stessa. Dopo l’ennesima violenza, Antonella parte alla ricerca di una strada e, non senza fatica, si inventa un futuro. Non solo: le sembra di accarezzare la felicità più completa quando incontra l’amore, ma Federico si rivela essere un uomo altamente disfunzionale. Ben presto l’idillio si spezza lasciando il passo a una relazione tossica che getta entrambi in una spirale di distruzione sempre più profonda. Ma è quando sembra che tutto sia perduto che scopriamo che per ogni fine esiste sempre un nuovo inizio.
3 CURIOSITÀ:
- Sono molto ironica e autoironica e dotata di parecchio black humour, non riesco a stare seria troppo a lungo, anche quando si tratta di argomenti spinosi (vedi romanzo).
- Sono maldestra da far paura. Qualsiasi attività manuale mi viene malissimo. E spesso mi faccio anche male da sola. Fisicamente impedita.
- Vivo in una famiglia molto NERD e amo tutto quello che è Giappone, anche se non ci sono mai stata. Sogno nel cassetto: visitarlo prima di morire
3 COSE DI CUI NON POSSO FARE A MENO:
- la pizza
- il cellulare
- i libri
